Presentazione

Presentazione

Conservatorio Maderna-Lettimi
Palazzo Guidi Cesena Conservatorio Maderna
Conservatorio Lettimi Rimini

 

IL MADERNA-LETTIMI RACCHIUDE IN UNA ISTITUZIONE UNICA, LE COMPETENZE E IL PRESTIGIO DI DUE STORICHE SEDI DELLA FORMAZIONE MUSICALE

Dal 1° gennaio 2024 un Conservatorio unico su due diverse sedi, Cesena e Rimini

Il Conservatorio “Bruno Maderna - Giovanni Lettimi” nasce dalla fusione di due importanti realtà musicali della Romagna: il Conservatorio di Cesena e quello di Rimini.

Il risultato, quindi, è quello di un unico istituto di alta formazione musicale con due sedi, dislocate nelle città di riferimento.
È il Conservatorio più grande della Romagna: qui si possono ottenere i titoli ministeriali, riconosciuti anche nella comunità europea, ed effettuare un percorso musicale completo, dal Propedeutico al Dottorato.

Un simile progetto ha portato a numerosi vantaggi, prendendo il meglio da ciascuna istituzione.

Il Conservatorio “Maderna-Lettimi” vanta una ampia e prestigiosa offerta formativa.
Consente lo studio di tutti gli strumenti classici, della vocalità, della composizione, sia classica che elettronica, proponendo inoltre la formazione in ambito antico, jazzistico e didattico. Dai corsi più tradizionali a quelli presenti solo recentemente nei Conservatori, la didattica copre con competenza ogni necessità dello studente; dalla musica antica al jazz, i cui floridi dipartimenti offrono le migliori possibilità di apprendimento teorico e pratico.
L’istituzione si pregia, infatti, di insegnanti di calibro internazionale.

L’attività di produzione del Conservatorio è il fiore all’occhiello nel panorama italiano della didattica.
Negli anni il Conservatorio ha consolidato la sua presenza sul territorio, anche facendosi promotore di una rete di collaborazioni che lo colloca al centro della Romagna quale ideatore e coordinatore di attività musicali e culturali che hanno sempre ricevuto grande apprezzamento, oltre che sul territorio, anche a livello nazionale e internazionale, accrescendone il prestigio e la visibilità.

Le attività di produzione sono concepite quali indispensabile completamento della formazione professionale del musicista, e vengono svolte tramite collaborazioni di grande prestigio sia in ambito nazionale che internazionale, con ospiti di chiara fama che intervengono in ogni settore del processo formativo.
Le masterclass si avvicendano durante tutto l’anno accademico, così come progetti che coinvolgono gli studenti di ogni ambito, permettendo di corroborare quanto si apprende a lezione con una esperienza formativa concreta già dai primi anni di studio.

Gli appuntamenti regolari, come il Maderna Piano Festival o Al centro della musica garantiscono la presenza di nomi prestigiosi, non solo ai concerti promossi dal Conservatorio ma anche alle masterclass e ai seminari, come Roberto Prosseda, Enrico Baiano, Claron McFadden, Massimo Lonardi, Alfredo Persichilli, Corrado Giuffredi, Stefano Zenni, Andrea Lucchesini e molti altri.

Ogni anno ha luogo un largo progetto sinfonico e di opera, chiamando a partecipare moltissimi studenti che potranno fruire di una esperienza unica, suonando o cantando il repertorio sinfonico e operistico nel luogo per cui è nato; il Teatro Alessandro Bonci di Cesena o il Teatro Amintore Galli di Rimini ospitano il risultato dell’enorme impegno collettivo necessario a realizzare il meraviglioso spettacolo.

Negli ultimi anni sono state messe in scena: La Rondine, Gianni Schicchi e Suor Angelica di Giacomo Puccini, il Ballo delle Ingrate di Monteverdi, Don Perlimplin di Bruno Maderna, il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven; ma anche Cajkovskij, Verdi, Schumann, Mozart e numerosi altri lavori orchestrali e operistici.

Attraverso il Programma Erasmus+, il Conservatorio “Maderna-Lettimi” si pone l’obiettivo di incentivare una politica di scambi e progetti comuni con partners internazionali per realizzare un miglioramento del livello qualitativo dell’offerta formativa; un costante aggiornamento delle attività e della didattica in riferimento a quella delle altre Istituzioni europee; l’internazionalizzazione delle esperienze artistiche e didattiche degli studenti; lo sviluppo di una coscienza comunitaria per docenti, studenti e personale ATA.