All’ età di otto anni si avvicina alla chitarra, lasciandola dopo qualche anno per lo studio del clarinetto (presso Liceo Musicale “A. Masini” di Forlì) e parallelamente del basso elettrico (presso insegnanti privati), approdando solo verso i vent’ anni al contrabbasso (presso il Conservatorio di Musica “B. Maderna” di Cesena sotto la guida del Maestro Raffaello Majoni).
L’approfondimento del linguaggio jazz, insieme agli studi classici, prosegue nel solco della tradizione aperto dai grandi maestri del passato, ricercando negli ultimi anni nuovi percorsi stilistici e scoprendo le formule per tradurli in espressione assolutamente contemporanea.
Durante il suo lungo percorso come sideman, il bassista Paolo Ghetti ha affiancato colleghi importanti come: Pat Metheny, Peter Erskine, Pat Martino, Steve Coleman, Lee Konitz, Dave Douglas, Cedar Walton, Dee Dee Bridgewater, Kenny Wheeler, John Taylor, Dave Liebman, George Russel, Joe Diorio, Bruce Forman, George Cables, Slide Hampton, Mike Gibbs, Steve Grossman, George Garzone, Eddie Henderson, Eumir Deodato, John Surman, Joe Chambers, Jack Walrath, Jeremy Pelt, Ingrid Jensen, Paul Jeffrey, Christian Escoudè, Ray Mantilla, John Riley, Enrico Rava, Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, Franco D'Andrea, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Roberto Gatto, etc. ricercando in ogni occasione l’arricchimento musicale e umano che lo hanno portato a una grande versatilità, solidità ritmica, interplay, senza cadere mai nell’esibizionismo di bravura, usando sempre sapientemente le sue doti al servizio della musica con buon gusto e sensibilità.
A quarant’anni, dopo aver inciso oltre 60 CD, Paolo Ghetti decide di uscire dal solo ruolo di grande accompagnatore per cimentarsi nella direzione di un gruppo, sia come compositore, arrangiatore e quindi leader.
Nasce così “Profumo d’Africa”, primo lavoro discografico a proprio nome, con un sound ricco di grooves in equilibrio fra ritmi jazz, africani, latini e funky.
Nel 2019 l'uscita del secondo cd a proprio nome, “Cardinal Points” con il Melody Quartet, lavoro incentrato su particolari arrangiamenti di standards jazz del Musical americano, dove fa da protagonista la voce.
Nel 2007 ha prodotto un metodo per il perfezionamento della tecnica e dell'intonazione dal titolo: “Scale ed Arpeggi nel Contrabbasso” e nel 2017 “L’Arte del walking bass”, un metodo graduale per la costruzione di linee di accompagnamento swing. Tutti e due editi da “DRYCASTLE RECORDS”.
Da ormai 25 anni è attivo nella didattica del Basso Elettrico, del Contrabbasso Jazz e della Musica d’insieme, dapprima in scuole private e successivamente dall’A. A. 2000/2001 nel primo corso nazionale: “Trienni Sperimentali di I livello di Musica Jazz”, diretti dal Maestro Tomaso Lama, presso il Conservatorio di Musica “G.B. Martini” di Bologna. Mentre dall’A.A. 2013/14 nel primo corso nazionale: “Bienni Sperimentali di II livello di Musica Jazz”, presso il Conservatorio di Musica “A. Buzzolla” di Adria (RO).
Nell’ A.A. attualmente in corso (2022/23), riveste la carica di docente a ruolo di Basso Elettrico e Contrabbasso Jazz presso il Conservatorio statale di musica “G.B. Martini”di Bologna e contemporaneamente, con contratto a ore, anche al Conservatorio di Musica “B. Maderna” di Cesena.